Attenzione – dammi il tuo animo!

Oggi, nel mondo occidentale, attenzione e concentrazione sono qualità rare, e in via di estinzione.  Dovremmo fare un comitato  o un’associazione solo per salvarli prima che  sia troppo tardi!

In tutta la nostra vita, in particolare quella scolastica, l’attenzione è una delle cose che ci vengono chieste o in base alla quali siamo giudicati. Questa attenzione… tutti la vogliono, sempre meno la sanno dare. Ma che cos’è di preciso?

Attenzione viene dalla parola latina attentio, derivazione di attendĕre ossia “rivolgere l’animo”. Ah, che meravigliosa scoperta! Ma se attenzione vuol dire “rivolgere l’animo” a qualcuno o qualcosa, che cos’è l’animo?

Da secoli filosofi, teologi e pensatori vari se lo chiedono cercando di dare una risposta e io non sono nessuno per poter dare un contributo. Tuttavia, la più semplice definizione che abbia sentito di “anima” è del Prof. Cacciari che, nel  suo consueto modo burbero, un giorno disse – quasi scocciato – “che l’anima è quello che ti anima!”.

Semplice, no?

Tirando le fila potremmo provare a dire che quando presti attenzione (bellissimo anche il concetto di “prestare” l’attenzione, magari ci ritorno poi) a qualcuno o qualcosa stai dando di più del tuo tempo. Stai dando il tuo animo,  il tuo interno. Quello per cui sei qui.

Quindi, siamo sicuri  che stiamo rivolgendo l’animo alle cose giuste? Oppure forse sarebbe meglio non perderlo con le cose prive di valore?

alla prossima!